Firmata l’adesione al BI-Rex, Mediterranean Competence Centre 4 Innovation
1 Febbraio 2022Elettronica sostenibile: Youbiquo entra a far parte del Polo per un futuro più green
16 Marzo 2023Cos’è la Brain Computer Interface
La ricerca nel campo della BCI (definita anche BMI o interfaccia neurale) è volta allo sviluppo di un canale di trasmissione diretto tra il cervello ed un device esterno (es. computer, visore, etc) senza il coinvolgimento di processi psicomotori.
Nel contesto dell’ingegneria biomedica e della neuroingegneria, il ruolo svolto dalle BCI è nella direzione di sistemi di supporto funzionale e ausilio per persone con disabilità. Applicazioni nel campo della domotica sono in fase di studio.
Stato dell’Arte dell’interazione visore AR e utente
Gli attuali visori AR consentono l’interazione con l’utente (UX) mediante diversi sistemi, a volte sovrapposti e con ridondanze atte a garantire il funzionamento dell’interazione nelle varie situazioni operative.
I sistemi più diffusi sono:
- comandi mediante touch pad che funziona come un mouse, localizzato su un box collegato al visore o sul visore stesso;
- comandi vocali;
- comandi mediante gesti delle mani;
- comandi pilotati dalla posizione della testa (gaze pointer);
- comandi pilotati dallo sguardo (pupil detection).
Tutti questi sistemi presentano il problema della necessità di apprendimento all’uso e di stanchezza nell’uso dopo un certo tempo.
Con il presente progetto si vuole migliorare la capacità di interazione e limitare la stanchezza d’uso mediante l’introduzione di un sistema di interazione UX di tipo BCI (Brain Computer Interface) nell’ambito delle operazioni ispettive nel contesto Industria 4.0.
WEARII4-BCI
Nell’ambito del progetto WEARII4-BCI, Wearable Augmented Reality glasses for Inspection in Industry 4.0 using Brain Computer Interfaces, prevediamo l’uso di visori AR opportunamente adattati per essere combinati con un dispositivo di sensore EEG dotato di un algoritmo originale sviluppato nell’ambito della corrente proposta, ed installato a bordo del visore. Tale combinazione verrà predisposta per rilevare il segnale EEG e tradurlo in un comando messo a disposizione di una libreria software per i programmatori che vorranno utilizzare questa modalità di interazione con il dispositivo.
Da test già effettuati dal CESMA ne è derivato un caso di studio di ispezione di un dispositivo integrato AR-BCI che mostra un’accuratezza incoraggiante di circa l’80% dei valori di laboratorio. Con il presente programma di investimento si vuole migliorare tale performance.
L’adozione da parte delle imprese di tale tecnologia nell’ambito dei processi di manutenzione consentirà una maggiore sicurezza del lavoratore ed una maggior efficenza nei processi di manutenzione, riducendo anche la resistenza all’adozione grazie alle evidenze dei vantaggi sia per il lavoratore che per l’impresa.